Social Media Manager: questo sconosciuto

Una delle figure alle quali facevo riferimento quando nel precedente articolo affrontavo la questione delle nuove professioni nate recentemente, è proprio il Social Media Manager, la cui professione può essere descritta brevemente come un professionista che definisce la strategia di Social Media Marketing online del brand per il quale lavora, ne analizza e ne cura tutti gli aspetti.

Come spiega molto bene Manuel Pratizzoli nel suo blog, il suo compito è quello di creare, gestire e connettere tra loro le Reti Sociali legate ad un’impresa, un’azienda, un’associazione, un brand. In particolare, il Social Media Manager si occupa di:

  • Definire, insieme al cliente, obiettivi e strategia di presenza sul Web;
  • Creare e mantenere attivi Stream, Pagine e Community sulle più adatte piattaforme sociali di Internet;
  • Produrre contenuti sempre aggiornati da pubblicare sui Social Network;
  • Ideare Contest e attività promozionali in grado di coinvolgere gli utenti;
  • Promuovere il Brand online e gestirne la Web-Reputation, facendo fronte alle libere critiche degli utenti e rispondendo alle domande degli stessi;
  • Monitorare ed analizzare i dati relativi ad accessi, contatti e conversioni ottenuti dal Brand attraverso i Social Network, così da poter fornire report adeguati sul R.O.I. e sugli effettivi risultati del suo lavoro.

È una professione spesso sottovalutata, ma che in proiezione futura ha grossi margini di sviluppo. Attenzione però a non credere che sia alla portata di tutti, è necessaria un’attenta preparazione ed è necessario entrare bene sia nei meccanismi dei Social Media, che nella realtà del brand con il quale si collabora. Il fatto che gli strumenti siano a disposizione di tutti, non significa che tutti sono in grado di sfruttarli al meglio.

Da non sottovalutare è anche l’attività di formazione a cura del manager: saranno molte le fasi durante le quali sarà il committente stesso (soprattutto se si tratta di un “piccolo” cliente) a dover creare contenuti da pubblicare sulle varie piattaforme, ed in questo è indispensabile la guida del professionista che sappia suggerire al committente (nei limiti del possibile) quali strumenti utilizzare e come utilizzarli.

Per quanto riguarda la posizione lavorativa, il professionista solitamente opera o come Freelance o come dipendente all’interno dell’azienda o associazione. Questa scelta dipende sia dal proprio modo di lavorare e da come si preferisce portare avanti la professione, sia dall’importanza che l’azienda attribuisce ad un progetto di sviluppo nei Social Media. È logico pensare che una grande azienda preferirà avere al proprio interno un ufficio che si occupi di gestire propria presenza online, mentre una piccola impresa potrà affidare ad un Freelance la creazione di una strategia più limitata sia a livello di strumenti che a livello di budget.


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