Psicologia dei colori: quando niente è lasciato al caso

Entrate in un ufficio con le pareti Blu e non ne capite il motivo. Vostro cugino ha dipinto le pareti della cucina di Giallo e a primo impatto pensate che sia fuori di testa. La sala da pranzo di un vostro amico ha i muri rossi, e ogni volta che andate lì a mangiare una pizza vi sembra di entrare in un film di Tinto Brass.

Non sono tutti matti, stanno solo seguendo i consigli della Psicologia del Colore, cioè quella valida teoria secondo la quale i colori influenzano (negativamente o positivamente) le sensazioni, gli stili di vita e gli stati d’animo delle persone.

La percezione dei colori non sempre è univoca per tutti, spesso è qualcosa di profondo, di intrinseco nella propria mente e quindi strettamente personale.

Lo schema qui sotto può essere però un ottimo strumento per definire quali sono (solitamente) le principali sensazioni scatenate dai colori. E’ un elenco semplice, da tenere a mente quando si sta cercando di comunicare qualcosa, quando si sta lavorando ad un progetto grafico, ad un sito web e perché no, quando si sta comprando la vernice per dipingere casa.
– Bianco: spazioso, luminoso, neutro, puro, razionale, controllato, inibisce pulsioni e reazioni.
– Giallo: energico, vitale, stimolante, dinamico, eccitante, favorisce la concentrazione.
– Arancione: radioso, arioso, piacevole, caldo, stimola l’attività fisica ed i rapporti interpersonali.
– Rosso: seducente, aggressivo, forte, deciso, appassionato.
– Verde: riposante, fresco, defaticante, naturale, distensivo, calmante.
– Blu: rilassante, confortante, stabile, rasserenante, riposante, produttivo.
– Viola: riflessivo, dubbioso, spirituale, inquietudine, misterioso.
– Nero: opprimente, pesante, oscuro, limitante, negativo, blocca stimoli e pulsioni.
– Grigio: passivo, apatico, discreto, chiuso, introspettivo.
Ad ognuno il suo colore!