Travelling | Dolomiti di Braies, Tre Cime di Lavaredo e dintorni

Io sono uno di quelli che ama il mare e non potrebbe farne a meno. Ma in montagna trovo la mia identità, camminando per ore e ore senza stancarmi, guardandomi intorno e arrampicandomi con la macchina fotografica pronta a scattare. Quest’anno sono stato qualche giorno sulle Dolomiti. Tre Cime di Lavaredo, Braies, Monte Piano e tutta quella fantastica zona patrimonio mondiale Unesco.

La montagna che ho trovato ha tre anime. A volte queste anime coincidono, altre volte sono nettamente separate. C’è un’anima da cartolina, fatta di colori forti, cieli azzurri e verdi brillanti. È spesso grazie a questa che arrivano i turisti incantati da montagne, prati, flora e fauna. Poi c’è un’anima in bianco e nero, dura, severa, aspra. È quella della fatica, del tempo che cambia, del vento forte e delle salite ripide. L’ultima anima è quella della sofferenza per quello che questo angolo di Dolomiti ha passato un centinaio di anni fa. È l’anima dei resti della grande guerra, della terra intrisa di sangue, del fronte, delle trincee, del filo spinato e dei bunker. È quella che ti fa venire la pelle d'oca e che fa costantemente a pugni con la maestosità e la bellezza del paesaggio.

Il mio racconto fotografico tocca questi luoghi:

• Tre Cime di Lavaredo
• Prato Piazza
• Lago di Braies
• Lago di Dobbiaco
• Lago di Misurina
• Pista ciclabile San Candido - Lienz
• Monte Specie
• Monte Piana
• Museo storico all'aperto della 1^ Guerra Mondiale

Scatti effettuati con: Panasonic Lumix LX100 | Nikon D810 + 70-300 + 12-24