Cosa vediamo su Facebook e perché? Lo capiamo scrollando i primi 100 contenuti del news feed.

Quello che vediamo quando navighiamo su Facebook non è mai un caso. È frutto di un algoritmo che analizza il nostro comportamento per proporci i contenuti che sono più in linea con i nostri interessi e con il nostro modo di utilizzare i social. Non solo. Anche il dispositivo con cui ci connettiamo influisce sulla tipologia di contenuti che ci vengono proposti.

Mettiamo quindi subito in chiaro una cosa: il “mio” Facebook è sempre diverso dal “tuo”, e il mio Facebook da smartphone è diverso dal mio Facebook che navigo con il computer.

Mi sono voluto togliere la curiosità facendo una statistica personalissima, casereccia ed esclusivamente quantitativa, per capire che tipo di soggetto sono io per Zuckerberg.
Ho aperto contemporaneamente Facebook sul Mac e sull’iPhone, scrollando i primi 100 contenuti che ho trovato nel news feed (la sezione notizie per intenderci) e dividendoli per macro-categorie: foto, video, link esterni (di qualsiasi tipo), gif, eventi, solo testo, ricordi, registrazioni in luoghi e testi con sfondo colorato. Non ho preso in considerazione se i contenuti arrivassero da pagine, profili, gruppi o altro; mi sono voluto soffermare solo sulla relazione che c’è tra il comportamento degli utenti e la tipologia di contenuti.

Ecco la classifica:

Mobile:
• 32 foto
• 32 video
• 23 link esterni
• 9 solo testo
• 2 eventi
• 1 ricordo
• 1 gif

Tra questi, 9 erano sponsorizzati (in media una sponsorizzata ogni 11,1 contenuti)

Desktop:
• 43 link esterni
• 28 foto
• 15 solo testo
• 6 video
• 2 gif
• 2 eventi
• 2 registrazioni
• 2 testi con sfondo colorato

Tra questi, 12 erano sponsorizzati (in media una sponsorizzata ogni 8,33 contenuti)

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In base a questi risultati, è chiaro quindi che per Facebook io sono uno che (tra le altre cose) guarda molti video da mobile e pochi da desktop, legge e approfondisce di più quando è al computer, guarda foto indifferentemente dal dispositivo con cui è connesso e clicca maggiormente su annunci sponsorizzati quando è al computer.

Il mondo dell’analisi dei dati e del comportamento degli utenti è affascinante e molto più complesso di questa semplice statistica, ma in effetti – da questa prima analisi – i dati rispecchiano esattamente quello che io faccio su Facebook; il mio comportamento è esattamente questo. L’algoritmo lo sa e mi fa vedere solo quello che potrebbe interessarmi, per invogliarmi ad un utilizzo sempre più intensivo.